Quando si pensa ai trattori cingolati vengono in mente i Costruttori italiani, indiscussi leader mondiali dalla metà del secolo scorso. Fiat, Lamborghini, Landini e Same. Ma non fu sempre così. Agli inizi del Novecento furono infatti diversi i Costruttori tedeschi, inglesi, francesi e soprattutto americani che proposero trattori cingolati e in tale ottica una menzione particolare spetta al marchio statunitense “Cletrac”. La sua storia ebbe inizio negli Stati Uniti, nel 1866, quando Thomas H. White assieme ai suoi cinque figli fondò a Cleveland, nello stato dell’Ohio un’azienda denominata White Sewing Machine Company. Nacque per produrre macchine da cucire, ma poi si diede anche alla costruzione di biciclette arrivando nel 1899 ad assemblarne 10 mila all’anno.
Nel 1912 due dei figli, Clarence e Rollin H. White, fondarono poi la Cleveland Motor Plow Company, azienda che nelle intenzioni avrebbe dovuto progettare e realizzare un motoaratro rivoluzionario per quei tempi. Lo fece, ma non ebbe il successo sperato e la produzione si limitò a ad alcuni prototipi e a poche preserie. Agli inizi del 1914 Rollin si mise però in testa di meccanizzare una piantagione di ananas di proprietà di un fratello ubicata alle isole Hawaii e per tale motivo cominciò a ipotizzare la realizzazione di un mezzo compatto, in grado di muoversi con agilità tra le strette file delle coltivazioni e di non sprofondare nel terreno spesso bagnato. Di fatto un piccolo trattore a cingoli, lo stesso che vide la luce nel 1916 col marchio Cleveland e la sigla “R”, mezzo che può essere considerato uno dei primi cingolati compatti della storia. Era largo solo 127 centimetri, pesava 11 quintali ed era spinto da un motore a benzina a quattro cilindri a marchio Buda che forniva 18 cavalli alla puleggia e dieci alla barra. Per direzionarlo venne studiato un originale sistema di sterzo che agiva sul differenziale tramite il volante rallentando un semiasse posteriore e accelerando di conseguenza l’altro, cosa che dava luogo ai cambi di traiettoria.
Per produrlo in serie venne fondata la Cleveland Tractor Company che immise in commercio la macchina al prezzo di mille e 185 dollari per agevolarne il successo. Questi non mancò e nel 1917 spinse l’azienda ad aggiornare il trattore dando vita al modello “H”, molto simile a “R” ma un po’ più pesante, 14 quintali e mezzo, e spinto da un quattro cilindri Weidley da 20 cavalli alla puleggia e 12 alla barra. “H” tenne anche a battesimo il marchio Cletrac, abbreviazione di Cleveland Tractor che da quel momento corassegnò tutti i cingolati della Casa ivi compreso nel 1919 il modello “W” quasi uguale ad “H” ma pesante un quintale in più e mosso da un motore originale Cletrac avente la stessa potenza del motore Weidley. Venne costruito fino al 1932, ma a partire dal 1920, fu affiancato da altri trattori cingolati il primo fu il rivoluzionario modello “F”, un supercompatto di larghezza regolabili da 813 a 109 centimetri e modulabile nell’altezza per adattarsi a ogni tipo di impianto. I cingoli erano inoltre di forma triangolare con un sistema a doppia maglia che garantiva una elevata scorrevolezza sulla ruota tendicingolo fungendo anche da sistema di appoggio al posto dei rulli.
Il motore era un Cletrac a quattro cilindri che erogava 16 cavalli alla puleggia e nove alla barra e il mezzo pesava soli nove quintali. Fra le sue particolarità anche il fatto che lo si poteva guidare oltre che in maniera tradizionale anche dall’attrezzo a mo’ di cavallo da tiro tramite particolari prolunghe del volante, dell’acceleratore, della frizione e dei freni. Nel 1925 fece la sua apparizione il modello “20 K”, cingolato potente e relativamente pesante spinto da un motore Cletrac a benzina, un quattro cilindri da quattro litri e 300 centimetri cubi erogante 27 cavalli alla puleggia e 20 alla barra di traino. Era lungo 267 centimetri, largo 123 e pesava 22 quintali, massa poi superata nel 1931 dal modello “15” da oltre 26 quintali e spinto da un propulsore Hercules.
Nel 1933 l’esordio dei diesel
Nel 1933 la Casa decise di utilizzare oltre ai suoi motori a benzina anche i diesel, ciclo che esordì con dei sei cilindri il più potente dei quali toccava i 90 cavalli. Le nuove macchine ampliarono una gamma caratterizzata da un elevato spessore innovativo, ma non impedirono che nel Il marchio Cletrac nel 1944 fosse assorbito dal gruppo Oliver che continuò a produrre con profitto tutti i mezzi. Fra questi si distinse il modello “Hg” da 18 cavalli alla puleggia, entrato in produzione nel 1939 e prodotto in quasi 30 mila esemplari fino al 1957 grazie alle sue buone prestazioni e a un prezzo di circa due mila dollari. Ai primi Anni 60 l’epilogo del marchio. Per ironia della sorte accadde che il gruppo White Motor Company di proprietà della famiglia White, la stessa che diede vita al marchio Cletrac, e specializzato nella produzione di auto e autocarri, assorbì la Oliver dando vita alla divisione “White Farm Equipment che decise di cessare la produzione dei cingolati nel 1963 per commercializzare fino al 2001 trattori tradizionali prodotti dal gruppo Agco e fino al 2006 trattori da giardino costruiti dal gruppo Mtd.. .
Cingolati, compatti e inglesi
Benyamin Holt, fondatore dell’attuale gruppo Caterpillar assieme a Daniel Best. Presentò nel 1908 il primo trattore agricolo cingolato, basato su un brevetto inglese. Proprio dall’Inghilterra partì però una risposta concreta al concorrente americano da parte dell’azienda Clayton & Shuttleworth, di Lincon, nel Linconshire. Fondata nel 1842 e diventata famosa grazie alle sue ottime locomobili e locomotive stradali, presentò il suo primo trattore nel 1911, un bestione spinto da un motore a benzina da 80 cavalli ideato primariamente per l’aratura. La macchina pose le basi per un secondo trattore, sempre cingolato ma polivalente che vide la luce nel 1916 e venne chiamato semplicemente “Clayton”. Aveva un aspetto incredibilmente moderno per l’epoca a parte la presenza di uno o due serbatoi cilindrici sopra il cofano che ne rovinavano la linea. Il motore era un Dorman a quattro cilindri da 35 cavalli funzionante a petrolio con accensione a benzina e le frizioni di sterzo, comandate da un volante, erano “a cielo aperto”, nel senso che non erano ospitate all’interno della trasmissione ma esterne, pericolosamente a contatto del conducente. Le costole delle suole avevano un disegno a semicerchio che tradiva un uso promiscuo risultando discrete in campo ma perfette sugli sterratio per trainare mezzi o aerei militari. Infatti il Governo inglese ne ordinò parecchi per “l’aratura di stato” o per impieghi bellici, ordini che contribuirono a rendere il nostro il primo cingolato agricolo europeo che godette di un certo successo. La ditta inglese continuò a costruire trattori a cingoli fino al 1928, poi, a causa della grande depressione, andò in crisi e venne assorbita dalla Marshall, Sons & Co, di Gainsborough, altra ditta inglese.
Titolo: Il marchio Cletrac: cingolati, compatti e americani
Autore: Massimo Misley